Ricevo e pubblico con estremo piacere la lettera che mi è arrivata per e-mail dall'atleta della Società Basket e Non solo di Udine, Dario Granzotto.
L'atleta DARIO GRANZOTTO, autore di questa lettera |
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Carissima Daniela,
sono quello che tu definisci il tuo amico "D." :-)
Ho cercato di trovare il blog dove esternare i miei più sentiti ringraziamenti, ma devo confessare che non l'ho trovato (decisamente non sono un falco con l'informatica) :-(
Ho cercato di trovare il blog dove esternare i miei più sentiti ringraziamenti, ma devo confessare che non l'ho trovato (decisamente non sono un falco con l'informatica) :-(
Ritenendo tuttavia doverosi i miei personali
ringraziamenti, eccomi a disturbarti affinché, per il tuo tramite, giunga a chi
di dovere un sentito grazie.
Era la mia prima partecipazione alla "3 ruote
intorno al lago" e confesso che son arrivato stanco e "lavato" dalla gara
precedente in quel di Lugano, ma ne sono ripartito di molto temprato e felice di
aver conosciuto nuova "bella gente".
Non è retorica, ma pura verità.
Siamo avvezzi a manifestazioni per gli handbikers...... tra Campionato a
squadre, Giro d'Italia e qualche maratona o simile, se ne fanno di gare in un
anno ed inevitabilmente si incontra sempre nuovo pubblico, ma quello che
personalmente mi è successo in quel di "Varese" resterà sempre
"particolare".
Entrar ospiti di un complesso "gigante" come la Whirlpool ed
essere coccolati quasi come a casa tua, sono elementi opposti e nel contempo
indissolubili di una medesima cordialità che contraddistingue l'intelligenza di
chi si avvicina ad un mondo, tanto complesso quanto unico, come quello della
disabilità.
La semplicità con cui veniva fatto rispettare il "rigore
aziendale", necessario per la salvaguardia del proprio ambiente, era espressione
di tale grazia ed intelligenza, che non sempre è dato trovare.
Dal
responsabile della portineria, al ragazzo che con molto garbo si prodigava
affinchè ogni nostra necessità venisse soddisfatta col minor patema d'animo
possibile, erano uno spaccato di mentalità che ben si accompagnava alla
sensazione che ebbi nei giri di riscaldamento, quando "curiosando" all'interno
dell'opificio si poteva ben cogliere come tutto fosse stato improntato alla
massima accoglienza, pulizia dei viali, ordine dei giardini, sgombero delle
caditoie.
Quella mentalità che deve esser ben connaturata in un'azienda che
omaggia i suoi tre fondatori (tali immagino siano i tre personaggi bronzei che
ho avuto modo di scorgere) con un monumento rivolto verso la fabbrica, omaggiato
da uno schieramento "d'onore" di muletti tutti perfettamente in fila allineati,
sono cose che fanno ben comprendere quale sia il ricordo lasciato da chi ha
prodotto ricchezza non solo per se stesso, indubbiamente.
E' fin troppo
facile affermare che quanto fatto dalla Whirlpool è, in termini economici, di
scarsa incidenza se rapportato ai propri bilanci, non c'è dubbio, ho ben
presente questo, ci mancherebbe!
Ma vediamola dal nostro punto di vista, e
parimenti potremmo dire che la nostra presenza nulla sposta nel panorama di
mercato della Whirlpool, in buona sostanza che noi ci siamo o meno ritengo che
per un'azienda di tale dimensioni non sposti proprio nulla.
Ecco allora che
maggiormente vanno apprezzate disponibilità e generosità tipiche di chi ti mette
a disposizione la sua casa, la sua mensa, la sua gente.
Ma come sempre nelle
cose non è che tutto si risolva in termini economici, spesso prevalgono i
rapporti umani e in questo si è, a mio avviso, particolarmente distinta la
Whirlpool: non capita tutti i giorni di trovare maestranze riunite in una mensa
aziendale a premiare ed applaudire una performance atletica che se veramente la
vuoi capire ti devi soffermare un attimo a ragionare, no purtroppo non capita
proprio.
E' molto più semplice leggere un tempo da record sui giornali ed
applaudirlo perché sai che quello è un record mondiale, mentre un tempo di un
disabile su una qualsiasi specialità devi "interpretarlo" per valorizzarlo per
ciò che rappresenta, e questo è successo alle premiazioni della "3 Ruote intorno
al Lago".
Sono profondamente convinto di ciò che scrivo e per questo ti chiedo
di ringraziare chi di dovere da parte mia, ma sono certo anche da parte di molti
altri che magari non scriveranno ma che hanno avuto modo di condividere queste
mie idee.
Accantonando l'ospite (è definito tale anche colui che ospita) che
dire della gara??!! Semplicemente meravigliosa!!
Un percorso finalmente
veramente chiuso al traffico nel vero senso della parola. Lungo tutto il
tragitto ti sentivi protetto da un servizio d'ordine che coinvolgeva forze
dell'ordine e volontari che veramente garantivano le strade libere, le strade
finalmente tutte per noi. Potevi prendere una curva contromano sicuro che
nessuno ti venisse nel senso opposto e credimi questo rasserena molto chi corre,
che finalmente si può concentrare solo ed esclusivamente sul suo gesto
atletico.
E il pubblico che contrariamente a come accade in altre
manifestazioni anziché inveire per i disagi provocati col nostro passaggio ti
incoraggiava, ti incitava senza "se" e senza "ma", felici ed increduli anche loro
per vedersi riappropriare di una parte del loro territorio che sempre più spesso
è "rubato" dalla frenesia della vita fatta di auto e mezzi di trasporto a
motore.
Bella gente... ... sì, davvero gran bella gente siete.
Agli
organizzatori (inteso come POLHA-VARESE) non riservo alcun commento, se
cominciassi a farlo mi dovrei soffermare per delle ore e purtroppo non le ho a
disposizione ... ... e poi sono certo che vi "montereste" la testa!
:-)
Scherzi a parte non vi è dubbio che, come in qualsiasi ricetta, non basta
avere gli ingredienti serve anche la sapienza di chi li sa amalgamare e in
questo voi siete stati degli ottimi chef.
Un ringraziamento particolare a quella persona umile che è Marco Re Calegari che prima della partenza ha trovato la generosità per sistemarmi il freno bloccato dalla gara di Lugano.
Un ringraziamento particolare a quella persona umile che è Marco Re Calegari che prima della partenza ha trovato la generosità per sistemarmi il freno bloccato dalla gara di Lugano.
Chiudo con
un ringraziamento particolare al tuo sorriso che è stato il comune-denominatore
di una giornata vissuta come tra le mura domestiche.
Se Iddio mi regalerà
salute e se Voi vorrete essere così generosi da re-invitarmi anche l'anno
prossimo, sono certo che farò l'impossibile per esserci.
:-)
Grazie dal
cuore.d.
dario granzotto
via piave 4c
31020 san vendemiano tv
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